venerdì 28 novembre 2008

La violenza sulle donne invade la tv o viene dalla stessa tv?

Le cose sono due per forza: o è crollato il tabu' secondo a quale le famiglie dello spettacolo sono famiglie modello o la violenza contro le donne sta contagiando anche quel "mondo" che pareva astratto e felice agli occhi di tutti. O la condizione femminile in tv (come nella società), sta peggiorando a tal punto che ora vengono violentate o picchiate oltre che costrette(mediante meccanismo che lo spaccia per normale prassi) a mercificare il corpo?
Ovvio e lo ripeto da sempre che il mancato rispetto per le donne sta dilagando ovunque, e inizia a preoccuparmi che ogni giorno si riportano notizie riguardanti, stupri,botte, femminicidi a danno di donne e bambini.Che il nostro paese sta diventando talmente incivile che anchela televisione è un contenitore di stupratori, molestatori, violenti, sessisti, visto che una modella che lavora alla Mediaset viene malmenata e sequestrata dal suo exragazzo, anche lui in quell'ambiente, perchè non gli andava bene facesse quel lavoro e e veiva da lui additata alla stregua di una prostituta.Appena ho letto questo sno rimasta con il fiato sospeso:Una donna al giorno d'oggi è considerata una poco di buono o una troia (perchè per il patriarcato la prostituzione è un crmine) perchè fa la modella o la velina in tv?A questa cultura patriarcale che oltre a detenere una proprietà sulle donne da della "criminale" a ogni donna quando il crimine non sussiste ma solo perchè non ci sta ad adempiere al suo ruolo di proprietà che le viene assegnato e da dell' "uomo" a chi compie invece veri crimini sulle donne.Chiariamolo chi fa la modella in tv non compie nessun danno a terzi, è la cultura schifosamente maschilista che ritiene la donna un oggetto di proprietà che sotto il velo di ipocrisia occidentale alla base ci sia una cultura che ci vuole mettere un burka.La cosa che più mi lascia attonita è che non è stato nemmeno messo in galera e non viene considerato un pericolo, dopo che ha compiuto un reato gravissimo: il sequestro di persona e botte fino a rompegli una gamba a costo di compromettere quella carriera che non sopportava.
Peggio è stato considerato un normale litigio.Questo mi ricorda la condizione delle donne nei paesi arabi che vengono sfigurate dai propri fidanzati/mariti se le loro donne si scoprono troppo o fanno lavori dove è necessario un bel corpo e spesso non ottengono giustizia, perchè la società leggittima e detta che ogni uomo deve picchiare ed uccidere la partner.Nella Mediaset le donne subiscono violenze quotidianamente, vengono esposte come carne da macello per tirare su un po' di ascolti. E' una violenza indiretta che leggittima quella cultura secondo la quale una donna va picchiata, stuprata offesa perchè non è nient' altro che un oggetto senza valore che puo' essere comprato.Reality, programmi, che ogni anno sono sempre più sessisti. Dalle donne belle e sceme (pupa e secchione ndr), alle ragazzine che cercano il principe azzurro, riproponendo stereotipi della ragazza dalle buone maniere (il ballo delle debuttanti ndr), ai reality su come trovare la donna perfetta da far sposare al figlio (la Sposa perfetta ndr), dalle donne senza talento ma impiegate solo per eccitare i telespettatori, proponendo l'idea della donna oggetto sessuale e senza cervello.Un programma come uomini e donne che relega la donna come un oggetto sessuale classificato in base alla sua bellezza, che rompe ogni solidarietà con le altre donne, oggetto di proprietà di ogni tronista del programma, che rispetto da alla donna?Zero, zero tanto che pochi giorni fa è stato arrestato un tronista per aver stuprato la sua fidanzata dopo lunghe persecuzioni.Chissà se Berlusconi ne è al corrente e se intende ancora insinuare che solo i poveracci o i rumeni e non i ragazzi della "bene" o delle sue tv stuprano e pestano le donne.In Italia c'è proprio paura di nascere donne, perchè la cultura che genera queste violenze è talmente radicata nell'educazione di ogni individuo che sembra impossibile coglierne le redini per scardinarla. Le donne continuano a essere percepite come oggetti nell'educazione atttraverso i media e la famiglia che incentivano questo emergente incremento di violenza sessista.Come cresce un bambino abituato ad assistere agli stereotipi sessisti di un palisesto o di un film di Natale, dove il modo di rivolgersi ad una donna è mediante la parola troia, figa, gnocca, puttanona e il modo di approciarsi con essa è solo facendo una gara tra amici a chi se la scopa prima.Attenzione: questi film impongono pero' alle donne il rispetto per il genere maschile attraverso padri che raccomandano alle figlie vergini di non scoparsi nessuno, mentre ai fratelli di collezionarsi donne come farfalle, usando epiteti offensivi, donne belle sotto i 30 che si innamorano di vecchi cessi 60enni chissà che gravi problemi di vista dovrebbero avere queste poverette!Alla faccia della società familista basata sul rapporto tra i due sessi. Qui di parla di guerra tra i due sessi che viene proposta ogni giorno in tv si veste di stereotipi sessisti, e programmi dove si vedono uomini e donne litigare. La tv fa la guerra alle donne, al femminismo e alla sua figura di essere umano, privandola di personalità e reclutandola ad un modello secondo la quale deve uniformarsi, facendo dimenticare che prima di essere le femmine dell'uomo come ci vuole la società, siamo persone dotate di autodeterminazione. In tv le famiglie unite non esistono, la mancanza di rispetto imposta dai programmi spazzatura per le donne non è altro che il riflesso della nostra società.

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